Visualizzazione post con etichetta finanziamento. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta finanziamento. Mostra tutti i post

Domanda a Berlusconi: lei procede per il nuovo Nodo Alfano e gli italiani sono sempre più poveri e disoccupati

Nuovo nodo Alfano


Oggi voglio dedicare una riflessione alla nuova proposta di legge della maggioranza di governo.
Si propone di nuovo uno scudo per il premier e per il presidente della Repubblica addirittura con la possibilità di retroattività. In pratica se una persona che ricopre queste cariche istituzionali non può essere giudicata finché non finisce il proprio mandato anche per i eventuali processi pendenti prima di ricoprire quelle cariche.
La maggioranza sostiene che questo tipo di legge esiste già in altri paesi dell' Europa ma tutto ciò è inesatto.
Oltretutto il paese avrebbe bisogno di legiferare leggi per lo sviluppo economico vista la situazione dell'Italia.
Per fortuna che si sostiene che il premier non ha la necessità di risolvere i propri problemi; come avevo già
scritto in un precedente articolo Berlusconi dovrebbe avere il dovere di presentarsi alla magistratura e partecipare ai processi pendenti: si deve consolidare nel paese un'immagine di educazione civica, di rispetto della legge, di moralità.
Oggi il Paese sta attraversando un periodo di forte disoccupazione





e di crisi sopratutto nell'occupazione dei giovani. Le industrie chiudono e il governo taglia continuamente i fondi per lo sviluppo, le infrastrutture, la cultura, la scuola e l'innovazione.
Eppure si potrebbe riformare la giustizia civile in modo che coloro che vogliono investire in Italia possano ad esempio a recuperare crediti in breve tempo su quelli che non rispettano le scadenze del fatturato, si dovrebbe abrogare la legge che depenalizza il falso in bilancio che sicuramente ha influenzato il comportamento degli onesti e stimolato i disonesti.
Mi rivolgo poi al nuovo gruppo parlamentare "Futuro e Libertà" che contesta l'operato e la moralità del premierperò nello stesso tempo lo sostiene nel confermare la sua leadership e ad esempio votando per la non possibilità di consentire alla magistratura di processare il deputato Cosentino.
Infine voglio parlare dell'opposizione; il PD continua la sua discussione interna e cerca appoggi nel centro non
considerando che il loro elettorato è stanco dei compromessi con i vecchi parlamentari della DC e delle loro candidature,è stanco dei matusa al parlamento e vorrebbe un cambio generazionale.
L' Italia dei valori continua la sua politica di urli e di accuse senza proporre niente di nuovo.
A tutti vorrei chiedere ad esempio perché non propongono l'abolizione dei finanziamenti ai partiti che oltretutto noi cittadini avevamo abolito con un referendum recuperando una cifra di  3 miliardi di euro(avete letto bene?),perché non propongono un' abbattimento dello stipendio parlamentare del 30% per rivalutare il rispetto verso coloro che guadagnano 600-1200 euro al mese, perché non propongono un investimento sulla green Energy che potrebbe generare quasi 100.000 posti di lavoro oltre che permetterci un rientro economico sul denaro speso per acquistare energia all'estero, perché non propongono un rilancio dell'agricoltura nella coltivazione di colza che potrebbe alimentare i
mezzi agricoli ecc....
Nella speranza che questo governo cada e che i cittadini riflettino non su falsi sogni e false campagne elettorali e che iniziano a pensare ad aggregarsi in liste civiche tornando a ridare il potere al popolo per il popolo vi propongo un sondaggio.


Sareste disposti a creare una lista civica nazionale o a partecipare a una di esse?

Nuova legge FINANZIARIA

Questo governo potrebbe risolvere i problemi del debito pubblico con due semplici manovre:

La prima togliere i finanziamenti pubblici ai partiti:
Nell'aprile del 1993 il popolo italiano con un referendum abrogativo e una maggioranza del 90,3 % toglie

i finanziamenti pubblici ai partiti.
La Legge 157/1999, dietro il titolo “Norme in materia di rimborso delle spese per le consultazioni elettorali e
referendarie” reintroduce un finanziamento pubblico completo per i partiti. Il rimborso elettorale previsto non
ha infatti attinenza diretta con le spese effettivamente sostenute per le campagne elettorali. La legge 157 prevede cinque fondi: per elezioni alla Camera, al Senato, al Parlamento Europeo, Regionali, e per i referendum, erogati  in rate annuali, per 193.713.000 euro in caso di legislatura politica completa (l'erogazione viene interrotta in
caso di fine anticipata della legislatura). La legge entra in vigore con le elezioni politiche italiane del 2001.
La normativa viene modificata dalla Legge 156/2002, “Disposizioni in materia di rimborsi elettorali”, che trasforma in annuale il fondo e abbassa dal 4 all'1% il quorum per ottenere il rimborso elettorale. L’ammontare da erogare, per Camera e Senato, nel caso di legislatura completa più che raddoppia, passando da 193.713.000 euro a 468.853.675 euro.
Infine, con la Legge 51/2006, l’erogazione è dovuta per tutti e cinque gli anni di legislatura, indipendentemente
dalla sua durata effettiva. Con quest’ultima modifica l’aumento è esponenziale. Con la crisi politica italiana del
2008, i partiti iniziano a percepire il doppio dei fondi, giacché ricevono contemporaneamente le quote annuali
relative alla XV e alla XVI Legislatura.
La seconda ridurre le spese militari

Leggi  spese militari